Cibi naturali, sai davvero cosa sono?
Negli ultimi 16 anni si è consumata un’evoluzione tecnologica senza precedenti.
Dai cellulari sempre più smart alle tecnologie per i trapianti degli organi, dal volo sullo spazio da parte di cittadini privati fino alla coltivazione di alimenti sempre più sofisticati, il mondo ha corso come un matto, e noi con lui.
Una tale sovrabbondanza di informazioni ha generato il caos, e oggi molti di noi fanno fatica a capire cosa è vero e cosa è falso, soprattutto in tema di alimentazione.
Cosa ha a che vedere il progresso tecnologico con i cibi naturali?
Molto, perché un tale boom di eventi e di informazioni ha spesso portato le persone ad avere le idee confuse quando si parla di bio, organico, gluten free ecc.
In pratica, facciamo fatica a capire cosa è davvero naturale e cosa invece lo è parzialmente o non lo è affatto, e questo per due motivi ben distinti, ti va di scoprirli?
Prima però una spiegazione di cosa sono davvero i cibi naturali.
Si tratta di tutti quegli alimenti che arrivano dal mondo vegetale e/o animale, e ‘atterrano’ sul piatto senza che vengano sottoposti a lavorazioni o sofistificazioni di sorta.
Tre esempi per chiare l’idea: lo zucchero bianco non esce così dalla canna. L’originale è marrone scuro, denso e profumato.
Per risultare così bianco e fine, quindi attraente agli occhi del consumatore, viene sottoposto alla raffinazione, ovvero a un processo invasivo che lo rende a tutti gli effetti un alimento pericoloso per la salute.
Il secondo esempio è il riso. Anche in questo caso ormai lo immaginiamo bello, bianco, pulito e senza un granello fuori posto.
Questo è il risultato della brillatura, una sofisticazione che lo rende immacolato e omogeneo, peccato che il processo tolga molti nutrienti, su tutti le fibre, che svolgono un’importante funzione alimentare.
Il terzo esempio riguarda ancora un cibo comunissimo, ovvero la farina.
Anche in questo caso, la classica 00 che viene consigliata per preparare di tutto e di più è una farina raffinata, quindi povera di fibre e di nutrienti, che invece restano più conservati nella versione integrale.
Prima ti parlavamo di due motivi ben distinti per cui oggi facciamo tutti fatica a capire cosa è naturale per davvero e cosa invece è tutto fuorché un cibo naturale.
La prima ragione è il marketing.
Come “vendere” gli alimenti naturali
Naturale, organico, bio… sono parole che sembrano essere diventate un ‘assoluto’ per tutti.
Se si sceglie di dare la merendina bio al figlio è meglio, se la sera si mangia la pizza con mozzarella organica è più ‘cool’ e così molte aziende hanno cavalcato l’onda, talvolta inserendo diciture che a fatica rispecchiano la realtà oggettiva della produzione.
Oggi stanno nascendo diverse certificazioni sul biologico, che è un metodo di coltivazione e di allevamento che evita di utilizzare prodotti dannosi per l’organismo, per la terra e per gli animali.
Molti prodotti possono però rappresentare uno specchietto per le allodole, perché può certamente trattarsi di cibi biologici, ma che sono tutto fuorché cibi naturali.
L’esempio principe è l’insalata in busta.
Nei banchi del supermercato possiamo trovare moltissime varietà di insalata imbustata, anche con verdure miste già tagliate.
E molte di esse possono essere biologiche!
Se almeno una volta nella vita abbiamo raccolto una verdura dall’orto, possiamo intuire che quella insalata è troppo lucida, troppo perfetta e quindi troppo manomessa per essere naturale.
In effetti, viene lavata industrialmente e questo processo è ben diverso dal lavarla come faremmo noi a casa con l’acqua.
Ma allora l’insalata in busta fa male? No, il punto è un altro, ovvero l’insalata che invece di essere ‘stra lavata’ con prodotti industriali viene magari acquistata da un produttore locale, può essere più salutare.
Ma se questo concetto ci era oscuro, è naturale pensare che bio sia lo stesso che naturale.
Il secondo motivo per cui rischiamo di fare confusione è che sono passati molti messaggi sbagliati in tema di alimentazione naturale.
Ad esempio, per molti naturale fa rima con senza glutine o senza lattosio, quando invece si tratta di due concetti completamente diversi.
Il glutine è una proteina se vogliamo ‘stupida’, che alcuni corpi fanno fatica ad accettare e che per altri (celiaci) è un vero e proprio veleno.
Lo stesso vale per il lattosio, che può creare disturbo a qualcuno, ma ha nulla a che vedere con il concetto di naturale o meno.
L’idea, quindi, è che naturale significa preservato, colto o allevato senza artifici e senza sofisticazioni, che i produttori attivano per farlo apparire più bello e ricco, o meglio più attraente.
Alimenti naturali vs cucina naturale
Ora che abbiamo visto cosa sono gli alimenti naturali, è bene sottolineare che anche il pesce può essere naturale, se allevato senza l’uso di mangimi o integratori, così come la carne.
Le uova possono essere naturali se alle galline viene lasciata la libertà di vivere come l’Universo ha previsto per loro (di certo tutto fuorché in gabbia) e alimentate con cibo che mangerebbero di loro spontanea volontà.
Ecco che naturale è diverso da vegano o vegetariano, è solo una scelta che si fa a monte e che riguarda ogni alimento che arriva sul piatto senza che sia stato sofisticato dall’uomo.
Va da sé che la cucina naturale impiega cibi naturali, il che ha enormi benefici sulla salute e aiuta le persone che vogliono perdere peso a farlo sia in modo più salutare che gustoso.
L’ABC dell’alimentazione naturale
L’ABC della cucina naturale inizia con la A di affidabile.
Affidabili sono le colture, gli allevamenti e tutte quelle produzioni che evitano consapevolmente di sofisticare il cibo che vendono, dall’uovo alla carota, dalla sardina al kiwi.
B come buono, perché il cibo naturale mantiene il sapore originale, che in alimenti gonfiati o raffinati è falso, tende al gusto di plastica e, può nuocere all’organismo anche solo perché fa ingerire sostanze aliene come gli additivi, i concimi, i diserbanti ecc..
E infine, C come curativo, perché i cibi naturali mantengono inalterate le loro proprietà nutritive e possono davvero aiutare a curare molti disturbi, anche il sovrappeso.
Un cibo curativo, aiuta infatti a disintossicare l’organismo, a drenare i liquidi in eccesso, a migliorare il tono della pelle, a rafforzare ossa e muscoli e molto, molto altro ancora.
Ecco perché il metodo Happy Weight – Peso Felice sceglie i veri cibi naturali, quelli che sono realmente figli della terra e che possono essere mangiati in quantità, senza togliere, anzi aggiungendone a ogni pasto. Se vuoi saperne di più siamo in ascolto, contattaci subito qui.